Lo Sportello online sulla Sicurezza, Legalità e Cittadinanza attiva è uno strumento di comunicazione realizzato con il contributo della Regione Lazio a fronte del Progetto ″Sperimenta″. Esso ha consentito di rilevare i fabbisogni informativi circa le tematiche indicate da parte dei cittadini e in particolare dei giovani. La funzione di tale Sportello è quella di offrire una panoramica degli Enti Pubblici che si occupano delle suddette materie, i link utili per raggiungerli e le informazioni di base per orientarsi.
Telefono | 0776.952092 |
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Tecniche e suggerimenti per evitare di essere vittime di episodi di violenza o per difendersi da un’aggressione.
Da sapere
Gli episodi di violenza sulle donne o di aggressione, purtroppo, non sono un fenomeno raro. A volte lo scopo è di carattere sessuale, altre volte è uno scippo o una rapina… in ogni caso, è utile sapere come comportarsi per ridurre le probabilità di essere aggredite o cavarsela con meno danni possibili.
Come fare
Evitare le situazioni di rischio
Soprattutto per quanto riguarda le donne, un suggerimento banale ma importante è non andare in giro da sole di notte in zone malsicure. Essere accompagnate da uno o più amici maschi è di solito un ottimo deterrente. Se non è possibile, è utile comunque cercare di limitare i tempi di permanenza nelle aree “a rischio”, magari tenendo le chiavi della macchina pronte in mano per salire in auto senza perdere tempo.
Esistono anche diversi strumenti di autodifesa che si possono portare in borsetta come precauzioni: spray al peperoncino, ma anche un semplice oggetto pesante, che renda la borsa stessa uno strumento di difesa.
Sempre vigilante
Non si tratta di vivere in stato di allarme, naturalmente. La cosa importante è saper valutare il grado di rischio delle situazioni in cui ci troviamo e non farci cogliere alla sprovvista. Individuare chi si comporta in modo strano, o ci guarda mentre passiamo, può essere utile. Se ci sembra che qualcuno ci stia seguendo, proviamo ad attraversare la strada o fare una deviazione, possibilmente verso zone frequentate, per verificare la nostra ipotesi.
Mantieni la calma
Qualsiasi forma di difesa risulterà inutile se restiamo paralizzate dal panico. Chi non ha mai vissuto una situazione di pericolo di solito pensa di essere in grado di reagire tempestivamente: la verità è che una situazione inattesa e pericolosa può tavolta lasciarci letteralmente incapaci di muoverci. Come evitarlo?
Valutare per tempo la situazione di pericolo e mantenere una respirazione continua, profonda e lenta: così manterremo il controllo delle nostre emozioni, non ci faremo prendere dal panico e saremo eventualmente pronte all’autodifesa. Anche l’atteggiamento fisico condiziona il nostro stato emotivo, e in più manda dei segnali precisi all’aggressore: una donna che cammina eretta e sicura, con le spalle aperte e lo sguardo sollevato dal suolo non è considerata una “vittima” facile. Può darsi che i malintenzionati preferiscano cambiare bersaglio. Non abbassare lo sguardo, naturalmente, non significa fissare direttamente il soggetto: questa può essere considerata una sfida. Meglio tenerlo sotto controllo con la coda dell’occhio, ma non guardarlo direttamente per più di qualche secondo.
Evita l’aggressione fisica
Se si arriva al confronto, facciamo una rapida valutazione: è molto meglio rinunciare ai beni materiali come i soldi o la borsetta piuttosto che rischiare l’incolumità. Anche il nostro comportamento nelle fasi di avvicinamento però può essere rilevante per evitare l’aggressione fisica. Se l’aggressore ci aggredisce verbalmente, conviene rispondere con voce squillante, ferma e decisa: “Fermati! Vattene! Lasciami in pace!”. Ricordiamo: gli stiamo dando un ordine, non lo stiamo supplicando.
Se si avvicina troppo, solleviamo anche le mani davanti a noi, con i palmi rivolti verso di lui, per tenerlo a distanza. Usiamo la voce, per intimidirlo, oppure per chiamare aiuto. Sembra che, in questo caso, sia più utile gridare “Al fuoco!” che “Aiuto!”.
Autodifesa: colpisci basso
Se ci si trova nella necessità di difendersi da un’aggressione, bisogna ricordare che di solito lo scontro fisico è una faccenda molto più rapida di quello che ci fanno credere i film. Non cercate di opporre forza a forza, soprattutto se siete donne, ma tentate piuttosto di sottrarvi ai colpi. Di solito, l’aggressore è uomo. Questo ci facilita: per assestare un colpo rapido, deciso e definitivo, sappiamo benissimo dove colpire.
A chi rivolgersi: Comando Stazione dei Carabinieri
Via Provinciale n. 26 – 03040
Telefono: 0776 951186
Fax: 0776 952014
E’ in circolazione dal 1 gennaio 2002 l’Euro, la moneta unica che può essere utilizzata indistintamente in 16 paesi europei. I falsari sono già attivi per copiare, nel modo migliore, le banconote.
Da sapere
La falsificazione riguarda non solo i soldi di carta ma anche le monete. Per renderne più difficile la riproduzione, sulle banconote, sono stati stampati sul bordo, alcuni caratteri in sovrimpressione. Le monete da 1 e 2 euro sono invece stati realizzati con una sofisticata tecnologia bimetallica. Per verificare la validità delle banconote, il metodo migliore è chiaramente, se possibile, il confronto diretto tra una vera e una falsa. Bisogna osservare le dimensioni, la nitidezza e la brillantezza dei colori e ancora la bellezza della stampa e gli effetti di chiaroscuro e di profondità delle immagini che vengono realizzati con tecniche molto raffinate e sono quindi difficili da imitare. Ma oltre a questi particolari più comuni i nuovi soldi sono stati fabbricati con alcuni elementi di sicurezza che ne rendono più difficile la riproduzione.
Come fare
Le regole base per riconoscere monete e banconote false sono fondamentalmente quattro: toccare, guardare, muovere e controllare.Toccare: La stampa calcografica (particolare tipo di stampa a rilievo) è presente in diverse aree delle banconote ed è facilmente percepibile al tatto grazie al suo caratteristico effetto di rilievo. Inoltre, lungo i bordi, delle banconote da €200 e €500 sono stai inseriti speciali elementi tattili ideati per i non vedenti
Guardare: Tenendo le banconote in controluce è possibile vedere la filigrana ottenuta variando lo spessore della carta durante il processo di riproduzione, in modo da ottenere un effetto di “chiaroscuro”. E’ presente anche, il filo di sicurezza microscritto che è di colore scuro e attraversa la banconota in verticale.
Muovere: Inclinando la banconota si può osservare: una striscia olografica sulla quale è presente il simbolo dell’euro e il valore nominale – una striscia iridescente posta verticalmente che, inclinando la banconota sotto una fonte di luce, brilla e cambia leggermente colore – una placchetta olografica (solo sulle 50€, 100€, 200€, e 500€) dove, inclinandola, è possibile osservare un immagine e il valore nominale
Controllare: Con l’uso di una lente d’ingrandimento è possibile vedere delle sottili iscrizioni (microcaratteri) che devono apparire nitidi e non sfocati. Gli stessi sono presenti sia sul fronte che sul retro.
A chi rivolgersi: Polizia di Stato – Commissariato PS di Cassino
Via Enrico De Nicola n. 263 – 03043
Telefono: 0776/328855
Email: comm.cassino.fr@pecps.poliziadistato.it
Sito web: www.poliziadistato.it
Le autovetture oggi escono dalla fabbrica dotate di tutti gli accessori di sicurezza di ultima generazione, ma il comportamento del conducente rimane determinante per l’incolumità propria e degli altri.
Cos’è utile sapere
Verifiche tecniche prima di partire I veicoli di ultima generazione anche se hanno strumentazioni in grado di indicare malfunzionamenti o usura di parti meccaniche non devono toglierci lo scrupolo di controllare alcune parti della vettura che ne garantiscono l’affidabilità durante il viaggio.
E’ opportuno verificare: – il livello dei liquidi ed i filtri, lo sterzo per evitare che vi sia uno scarto eccessivo nel movimento, oppure in presenza di vibrazioni vi possono essere difetti in altre parti meccaniche;
– i cerchioni i quali non devono avere deformazioni che causano vibrazioni allo sterzo e fanno perdere pressione al pneumatico;
– i pneumatici sia per quanto riguarda l’usura, la pressione e la “vecchiaia” che ne modifica le caratteristiche fisiche e chimiche a fronte di un battistrada a norma;
gli ammortizzatori (se scarichi producono instabilità in curva e in frenata) sono la parte della vettura insieme ai pneumatici che danno la stabilità al veicolo;
– la climatizzazione, l’impianto frenante (se i freni sono bagnati fare attenzione in quanto non assicurano una frenata decisa), i tergicristalli e le luci (portare sempre delle lampadine e fusibili di scorta).Documenti necessari per l’uso dei veicoli I documenti necessari all’uso del veicolo sono: – la patente di guida in corso di validità,
– la carta di circolazione che oggi è distinta dal certificato di proprietà e il certificato di copertura assicurativa rilasciato insieme al contrassegno che va esposto sul parabrezza. La mancata copertura assicurativa comporta tra l’altro il sequestro del veicolo.
– Per i Paesi extracomunitari è necessario in aggiunta la carta verde.Il conducente Il conducente deve essere consapevole che le sue azioni se non effettuate nel rispetto delle norme e con la dovuta attenzione possono essere causa di pericolo per gli altri. Accorgimenti che possono essere adottati prima di intraprendere un viaggio: – evitare l’eccesso di cibo; per chi svolge attività lavorative su turnazioni è opportuno riposarsi prima di partire;
– evitare di prendere medicinali che danno effetti che limitano l’attenzione;
evitare l’assunzione di alcolici;
– programmare il viaggio prevedendo delle soste per spezzare la monotonia della guida;
– durante un viaggio nell’eventualità che compaiano sensazioni di sonnolenza è necessario fermarsi fin quando non si è certi di riprendere il viaggio in sicurezza;
– Studiare il percorso del viaggio in modo da evitare indecisioni sulla strada da seguire che possono essere causa di pericolo. Attenzione per droga e alcol.L’alcool e la droga sono nemici spesso fatali per la guida di veicoli in quanto essi agiscono su funzioni cerebrali come la percezione, attenzione, elaborazione ed altro. Per chi supera il limite della presenza di alcol nel sangue sono previste sanzioni sia penali (arresto e ammenda) sia amministrative (sospensione della patente).Il limite massimo di alcol nel sangue da non superare per non incorrere in sanzioni e soprattutto per non arrecare pericolo per se stessi e gli altri, è di 0,5 grammi per litro. Le sanzioni aumentano con l’aumentare dello stato di ebbrezza, per i recidivi e per coloro che a causa del loro stato provocano un incidente. Sanzioni analoghe sono previste anche per chi guida sotto l’effetto di droghe.Comportamenti da tenere quando si guida Attenzione alla velocitàÈ importante rispettare i limiti di velocità al fine di percorrere in sicurezza per noi e per gli altri le arterie stradali; tali limiti tengono conto della tipologia della strada, delle condizioni di traffico, atmosferiche e del luogo.Per il loro rispetto si ricorda che: per le autostrade la velocità massima consentita è di 130 chilometri orari, per le strade extraurbane principali è di 110 chilometri orari, per le strade extraurbane secondarie 90 chilometri orari, mentre in centro abitato, a parte alcuni tratti appositamente segnalati dove il limite è di 70 chilometri orari, il limite è di 50 chilometri orari.Il superamento di detti limiti, oltre ad aumentare il rischio di incidenti, comporta l’applicazione delle sanzioni del codice della strada sia pecuniarie che amministrative come la sospensione, o nei casi più gravi, la revoca della patente, senza contare che superandoli di oltre10 chilometri orari si incorre nella decurtazione dei punti sulla patente.
La posizione su stradaIl codice in generale raccomanda di stare sulla corsia più a destra senza particolari vincoli, mentre, siamo obbligati a non spostarci dalla linea bianca di destra in generale su strade a due corsie a doppio senso in tre casi fondamentali: – quando siamo sorpassati;
– quando siamo in condizioni di scarsa visibilità (dossi, curve ed altro);
– quando guidiamo veicoli senza motore e ciclomotori. Tenere inoltre in considerazione che chi guida sulla seconda corsia, con la prima libera, è punibile con una multa e con la decurtazione di 4 punti dalla patente.Ci sono dei casi però in cui è sconsigliabile stare tutti a destra:- in presenza del segnale di pericolo “banchina cedevole”, cioè di problemi sul bordo destro della strada;
– in caso di strada ghiacciata, in cui è pericoloso stare troppo vicino al bordo perché in caso di sbandata si può uscire facilmente fuori strada;
– in caso di forte vento perchè si può uscire facilmente fuori strada.Nel sorpasso, chi è sorpassato ha l’obbligo di non accelerare e di accostarsi il più possibile a destra per lasciare più strada possibile. Sarebbe comunque, sempre opportuno, agevolare la manovra in quanto può succedere che si venga sorpassati da automobilisti che hanno eseguito una manovra azzardata, rallentando o lasciandogli più spazio possibile. Chi invece sorpassa ha altri obblighi: verificare che vi sia spazio e visibilità a sufficienza, che la manovra sia consentita e che, comunque, non crei assolutamente pericolo. Se non siamo sicuri della manovra, desistiamo!È importante poi che il sorpasso sia fatto nel minor tempo possibile occupando la corsia il meno possibile; se in autostrada troviamo chi và lentamente in seconda corsia e la prima è libera, aspettiamo che si sposti, magari lampeggiamo per fargli capire l’errore, ma non sorpassiamolo a destra: è pericoloso.
La distanza di sicurezzaUna distanza di sicurezza adeguata ci consente di evitare incidenti o quantomeno di ridurne i danni. È un elemento legato alla velocità e riguarda tutto ciò che di imprevisto accade davanti alla nostra vettura durante la marcia.L’imprevisto può essere limitato adeguando la velocità alle condizioni del luogo, della strada, del traffico, dalle condizioni atmosferiche e psico-fisiche del conducente. È da tenere presente anche il modo di guidare di chi ci precede in quanto ci può consentire di regolare la nostra andatura prevenendo collisioni. Altro elemento, da tener presente è il tempo di reazione che intercorre tra la percezione del pericolo e il momento che iniziamo a frenare in quanto in quel lasso di tempo si percorre altro spazio.
La sosta di emergenzaUna maggiore sicurezza nel praticare la sosta di emergenza è possibile se si seguono alcuni accorgimenti come: fermarsi, se possibile, fuori della carreggiata, segnalando il veicolo o rendendolo comunque visibile. Per segnalare l’ingombro è possibile utilizzare, di giorno, il triangolo, di notte, le luci di posizione o di emergenza, o, se queste non funzionano, l’apposito segnale (il triangolo), collocato in posizione stabile ad almeno 50 metri dalla parte posteriore del veicolo.Anche chi esegue operazioni di emergenza deve rendersi il più possibile visibile, indossando, come prescritto dal codice della strada, il giubbotto o le bretelle ad alta visibilità; durante le operazioni, è importante tenere d’occhio anche i veicoli che sopraggiungono, in modo da percepire con anticipo situazioni di pericolo per poter tentare di schivarle. Soprattutto in condizioni di scarsa visibilità, è opportuno che gli occupanti escano dal veicolo e si dispongano quanto più possibile sul margine destro della stessa, per evitare di rimanere coinvolti in potenziali tamponamenti.In viaggio e durante le soste Non lasciare mai sui sedili borse, pellicce e oggetti che possono attirare l’attenzione. Non affidare a posteggiatori abusivi e improvvisati le chiavi dell’auto.
Diffida dell’insistenza delle persone che durante le soste vogliono trattenerti e distrarti: un complice potrebbe essere pronto ad intervenire. Se hai la macchina carica quando sei in sosta evita il più possibile di lasciare i finestrini abbassati: è come se avessi aperto le porte. Se possibile parcheggia l’auto in un punto dove c’è luce, se la zona dove abitualmente parcheggi non è sufficientemente illuminata fatti promotore per ottenere più illuminazione.
La solidarietà è di vitale importanza sulle strade e fermarsi per prestare soccorso è un dovere di tutti.
Se fai un rifornimento notturno evita i self-service isolati, percorri qualche chilometro in più, ma cerca maggiore sicurezza.
Arrivando o partendo con l’auto è bene essere prudenti e dare un’occhiata in giro in modo da evitare, nel parcheggio o nel garage, spiacevoli incontri.
Se il garage è condominiale accendi prima tutte le luci, e se noti qualcosa di insolito (porta semi aperta, cancello non chiuso, etc.) rinuncia al parcheggio e chiama altre persone. Assicurati della chiusura dei vetri laterali, delle porte e del cofano della tua auto.
Anche se scendi solo per comprare il giornale o le sigarette, spegni il motore, sfila le chiavi dal quadro e chiudi sempre le portiere. Ricorda che è possibile applicare in modo indelebile i numeri di targa e di telaio sui vetri dell’auto. Se ti è stato rubato il mezzo affrettati a sporgere denuncia. Ricordati di avere in casa le fotocopie dei documenti della vettura, potrebbero tornarti utili nel caso dovessi sporgere denuncia.
A chi rivolgersi: Polizia di Stato – Commissariato PS di Cassino
Via Enrico De Nicola n. 263 – 03043
Telefono: 0776/328855
Email: comm.cassino.fr@pecps.poliziadistato.it
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Navigare su Internet può essere utile e divertente, ma nella rete possono nascondersi delle insidie. E’ importante conoscere alcune regole fondamentali.
Da sapere
Il Computer: Usare un buon antivirus: qualunque computer connesso alla rete Internet deve esserne munito; inoltre è altrettanto importante provvedere con regolarità all’aggiornamento del file delle firme usare un firewall: può sembrare eccessivo ma l’uso di dispositivi di filtraggio come i firewall, purché opportunamente configurati, è in grado di offrire un discreto grado di protezione contro determinati tipi di attacco e soprattutto contro tutta una serie di attività preparatorie (come ad es. la scansione delle porte TCP/UDP) che un aggressore in genere compie prima di tentare un accesso non autorizzato applicare sempre le più recenti patch (integrazioni a un programma che elimina i difetti riscontrati da sviluppatori o utenti) : questo vale non soltanto per il sistema operativo ma anche per il software applicativo prestare la massima attenzione al funzionamento anomalo del sistema operativo: è assolutamente opportuno guardare sempre con sospetto ai funzionamenti apparentemente inspiegabili del sistema operativo e cercare di individuarne le cause per quanto possibile anche con l’uso di strumenti specifici disabilitare Java, JavaScript ed ActiveX: queste tecnologie possono costituire una vera spina nel fianco durante la navigazione su Internet; in alternativa, per non rendere la navigazione su alcuni siti frustrante, è possibile proteggersi, ma non in tutto, facendo uso di un software specifico che funge da filtro per i contenuti interattivi che vengono normalmente ricevuti o utilizzando forme di navigazione anonime tramite proxy server se possibile, utilizzate per la connessione un computer completamente dedicato a questa funzione, privo quindi di altri dati importanti. Se ciò non è possibile, come abitualmente accade, è necessario configurare con attenzione il proprio computer per evitare di esporlo inutilmente a possibili rischi se uno dei computer si collega ad internet senza una adeguata protezione, è possibile che la configurazione così impostata permetta anche ad estranei di curiosare nei dati da noi conservati e condivisi può essere utile un programma firewall: un dispositivo che offre un’adeguata protezione al nostro sistema quando è impegnato da più servizi contemporaneamente, rilevando eventuali accessi abusivi si consiglia di utilizzare un account limitato ( es. non è possibile modificare le impostazioni del sistema o installare programmi) specialmente quando si naviga su Internet: un eventuale virus che entra nel computer, sfruttando ad esempio una vulnerabilità del browser, potrebbe fare poco e nulla fare un backup regolare di tutti i dati sensibili: ugualmente importante è tenere in posti sicuri le copie generate.
Password: La scelta di una password deve essere effettuata con molta accuratezza poiché rappresenta la nostra chiave di accesso e la garanzia per mantenere riservate le informazioni che ci interessano. Questo discorso vale per la scelta della password di accesso al Bios (programma del computer che carica il sistema operativo nella RAM e segnala lo stato di tutte le periferiche), così come per quella relativa ai servizi di posta o commercio elettronico. A questo proposito, sarà bene tenere presente alcune avvertenze: evitate di scegliere nomi di congiunti e relative date di nascita, poiché sono abitualmente utilizzate per forzare la protezione da parte di chi vi conosce
utilizzate per le password nomi di fantasia non presenti in dizionari italiani e stranieri, in quanto è possibile utilizzare tali dizionari in forma elettronica per violare un sistema protetto, utilizzando programmi adatti scegliete una combinazione di caratteri alfanumerici, vale a dire lettere e numeri, che creino una sigla facilmente memorizzabile per l’utente memorizzare la password, evitando di scriverla, è una garanzia per mantenerne l’integrità il frequente cambio password.
In genere è utilizzato dagli amministratori di rete per gli account dei pc ma si può applicare a tutti i login di cui è possibile modificare la password di accesso.
Utilizzo dei browser: Per evitare che navigando in Internet si finisca accidentalmente o meno su siti poco ortodossi sia dal punto di vista educativo che della sicurezza (molti dei siti che diffondono virus, ad esempio, sono siti pornografici) è possibile adottare diverse strategie di protezione.Il primo passo, è quello di sfruttare la potenzialità del browser (ad esempio, Internet Explorer , Firefox, Opera) configurandolo opportunamente in modo da permettere l’accesso dei navigatori ai soli siti elencati in una lista impedendo, così, l’ingresso in quelli classificati come “sconvenienti” sulla base delle regole diffuse da alcuni enti quali l’ICRA (Internet Content Rating Association) www.icra.org. Questi i passaggi necessari per configurare il browser di Internet Explorer:- Selezionare: strumenti, opzioni internet, contenuto
– Selezionare: Attiva
– Immettere la password del superivisore
– Inserire nell’elenco dei siti approvati i siti che si considerano “permessi”.Questo metodo consentirà la navigazione solo nei siti elencati e “consentiti”.
Qualora l’utente voglia poi richiedere la visualizzazione di una “url” non ammessa, il browser chiederà di immettere la password del supervisore per l’inserimento della nuova “url” tra quelle consentite e permetterne l’accesso.Nel caso di minori, è importante accertarsi che bambini e adolescenti accedano al computer senza i privilegi di amministratore, e che non abbiano le credenziali per installare altri software. Il genere di protezione appena esposta, infatti, funziona solo con Internet Explorer, quindi è facile aggirarla installando un altro qualunque tipo di browser.Esistono in rete molti software gratuiti che promettono di svolgere il ruolo di “filtri” sui contenuti del web, inclusi quelli consigliati da enti e istituzioni, ma nessuno di questi è sicuro ed efficace al 100 per cento.
Qualche consiglio per i genitori: Dite ai vostri figli di non fornire dati personali (nome, cognome, età, indirizzo, numero di telefono, nome e orari della scuola, nome degli amici), potrebbero essere utilizzati da potenziali pedofili.
Controllate quello che fanno i vostri figli quando sono collegati e quali sono i loro interessi.
Collocate il computer in una stanza di accesso comune piuttosto che nella camera dei ragazzi e cercate di usarlo qualche volta insieme ai vostri figli.
Non permettetegli di usare la vostra carta di credito senza il vostro permesso.
Controllate periodicamente il contenuto dell’hard disk del computer usato dai vostri figli, verificando la “cronologia” dei siti web visitati.
Cercate di stare vicino ai vostri figli quando creano profili legati ad un nickname per usare programmi di chat.
Insegnategli a non accettare mai di incontrarsi personalmente con chi hanno conosciuto in rete, spiegando loro che gli sconosciuti così incontrati possono essere pericolosi tanto quanto quelli in cui ci si imbatte per strada.
Leggete le e-mail con i vostri figli, controllando ogni allegato al messaggio.
Dite loro di non rispondere quando ricevono messaggi di posta elettronica di tipo volgare, offensivo o pericoloso e, allo stesso tempo, invitateli a non usare un linguaggio scurrile o inappropriato e a comportarsi correttamente.
Spiegate ai vostri figli che può essere pericoloso compilare moduli on line e dite loro di farlo solo dopo avervi consultato.
Stabilite quanto tempo i vostri figli possono passare navigando su Internet e, soprattutto, non considerate il computer un surrogato della baby-sitter.
Esistono particolari software, facilmente reperibili su internet, che impediscono l’accesso a siti non desiderati (violenti o pornografici per esempio). I “filtri” possono essere attivati introducendo parole-chiave o un elenco predefinito di siti da evitare. E’ opportuno però verificare periodicamente che funzionino in modo corretto e tenere segreta la parola chiave.
Consigli per i più piccoli: Navigare su Internet può essere utile e divertente, ma prima di cominciare è importante conoscere e ricordare alcune regole molto importanti.Non date mai informazioni come il vostro nome e cognome, indirizzo, nome della scuola o numero di telefono a persone conosciute su Internet.
Non mandate mai vostre foto a qualcuno conosciuto via Internet senza il permesso dei vostri genitori.
Leggete le e-mail con i vostri genitori, controllando con loro ogni allegato al messaggio.
Dite subito ai vostri genitori o ai vostri insegnanti se leggete o vedete qualcosa su Internet che vi fa sentire a disagio o vi spaventa, per esempio fotografie di persone adulte o di bambini nudi.
Non fissate incontri con persone conosciute via Internet senza il permesso dei vostri genitori.
Ricordatevi che on line le persone possono non essere quello che dicono di essere. La bambina con cui credete di chattare potrebbe essere un uomo adulto!
Chat line, evitiamo i rischi: La diffusione dei sistemi chat-line ed email è riuscita ad influenzare il modo di incontrarsi e di interagire delle persone.
Sempre più utenti di internet si conoscono sulla rete e alcune di queste conoscenze si trasferiscono nel mondo reale con incontri “dal vivo”, a volte con soddisfazione (si moltiplicano i matrimoni tra persone conosciute in chat), a volte con profonde delusioni, altre volte con situazioni pericolose.
Un aspetto su cui vogliamo soffermarci è la mancanza di una identità certa negli utenti delle chat. Alcuni uomini e donne, sfruttando l’anonimato offerto dalla chat, si presentano infatti nelle conversazioni in rete talvolta con un’identità diversa, un sesso diverso un’età diversa. E in questo tutto sommato non c’è niente di male.
La rete consente infatti di sperimentare, senza troppi rischi, cosa vuol dire appartenere ad un’altro genere o come ci si sente ad essere un adolescente o cosa vuol dire svolgere una professione diversa. L’importante è però, per gli utenti delle chat, essere coscienti di questa situazione e non dimenticare mai che il loro interlocutore, per motivi vari, può essere diverso (o diversa) da quello che dichiara di essere, con tutto ciò che ne consegue.
Una facilità estrema nel lasciarsi andare a confidenze anche riguardanti aspetti intimi della propria vita, con una persona appena conosciuta in chat, è insomma una cosa che comporta un certo coefficiente di rischio che va considerato
Questo non vuol dire ovviamente che si debba rinunciare a comunicare con persone appena conosciute (in fondo è la cosa più divertente che offre la chat) o di dover rinunciare all’allargamento della cerchia degli amici incontrando nel mondo reale delle persone conosciute on-line. Bisogna a nostro avviso semplicemente ricordare che le chat-line rispecchiano il mondo che le ha create.
Contengono cultura, informazione, dibattito politico, amore, arte, solidarietà, e soprattutto possibilità di nuove e interessanti amicizie, ma anche mercanti di pornografia, truffatori, terroristi, pedofili, maniaci come, del resto, la parte del mondo che si articola fuori del cyberspazio.
Nella chat si incontrano quindi persone di tutti i tipi. Ci sono, come nel mondo reale, persone a posto e brutti ceffi, nella stessa identica percentuale di una strada affollata o di qualsiasi altro luogo pubblico. Nei contatti con persone nuove conosciute sulle chat-line sembra quindi manifestarsi nei navigatori una minore diffidenza rispetto a quando si muovono nel mondo reale e una certa facilità alla caduta di tabù e resistenze.
In effetti la maggior parte dei “navigatori” adulti ed esperti ha imparato ad usare un minimo di cautela nell’interagire con chi non si conosce e tale cautela è generalmente sufficiente per evitare brutte sorprese.
Se si conosce qualcuno sulla chat e si decide di incontrarlo dal vivo, dare il primo appuntamento in un luogo pubblico e affollato e non andare all’appuntamento da solo rappresenta una precauzione sufficiente per evitare brutte sorprese.
Non è la stessa cosa per i bambini. La loro curiosità unita all’ingenuità può metterli in condizione di rischio nel momento in cui vengono avvicinati on-line da soggetti con cattive intenzioni, ad esempio con pedofili. Sarebbe opportuno per questo motivo accompagnare i bambini nella navigazione e insegnargli a raccontare sempre ai genitori le loro esperienze di navigazione.
Commercio Elettronico: È sicuramente uno degli aspetti più innovativi offerti da Internet, anche se richiede un pizzico di accortezza non dissimile da quella richiesta nella vita privata.Ad esempio il fatto che il sito sia scritto nella nostra lingua non è sufficiente a ritenere che stia operando dal territorio nazionale.A questo proposito, può essere utile usufruire di un servizio di controllo del dominio offerto anche gratuitamente da alcuni siti web (es. www.checkdomain.com) che permette di conoscere la nazionalità del sito ed il nome dei suoi responsabili. Queste informazioni devono essere considerate alla luce di alcuni aspetti quali ad esempio la possibilità di esercitare il diritto di recesso.
A chi rivolgersi: Polizia di Stato – Commissariato PS di Cassino
Via Enrico De Nicola n. 263 – 03043
Telefono: 0776/328855
Email: comm.cassino.fr@pecps.poliziadistato.it
Sito web: www.poliziadistato.it
I comportamenti di tutti i cittadini devono rispondere ai Principi di Legalità che regolano la vita di comunità e che sono condivisi da tutti i suoi membri. L’Ordinamento Giuridico rappresenta una conquista sociale, regolando i rapporti tra le persone e mantenendo l’ordine nel Paese, riproduce la volontà, comune a tutti i cittadini, di salvaguardare il bisogno di sicurezza e di rispetto all’interno della società e di non essere sopraffatti dalle varie forme di criminalità. La Legge è garante di una pacifica convivenza, senza paura, tensioni e sospetti verso il prossimo, e conferisce la consapevolezza di essere tutti uguali e di poter essere giudicati allo stesso modo.Il Principio della Legalità, valore universalmente condiviso, è spesso oggetto di violazioni che generano inquietudine e disagio sociale. Non tutti rispettano le norme comuni, agendo illegalmente senza considerare gli altri. Educazione alla Legalità è educazione della cittadinanza, è sviluppo e crescita dell’individuo e del suo territorio – deve coinvolgere bambini, adulti, Enti e Istituzioni che vi operano attraverso il rispetto dei valori e una approfondita riflessione e sensibilizzazione sulla tematica.
Suggerimenti e indicazioni per combattere il racket e l’usura
Da sapere
No al denaro facile
Non rivolgerti mai, per nessuna ragione, a chi ti offre denaro in prestito con rapide procedure chiedendoti in cambio interessi elevati o altre pesanti condizioni.Possibilmente banche
Recati soltanto presso le banche o le società finanziarie autorizzate e renditi sempre conto di quanto ti vengono a costare i soldi presi in prestito.Finanziarie autorizzate
Quando ti rivolgi a una finanziaria, assicurati che sia abilitata ad esercitare il credito, e accertati sempre che tutte le condizioni risultino dal contratto.Consorzio fidi e Fondazione antiusura
Se nessuna banca è in grado di garantirti un prestito, rivolgiti allora ad un Consorzio fidi o alla Fondazione antiusura più vicina.Denuncia l’usuraio
Denuncia prima possibile l’usuraio alle autorità di polizia. Non perdere mai tempo: prima denunci e maggiori sono le possibilità di tornare a una vita normale. La legge, infatti, aiuta le vittime dell’usura che hanno denunciato.Fatti furbo
Per incastrare l’usuraio fatti furbo: la tua denuncia sarà più incisiva quanti più elementi di prova potrai produrre.Fai valere i tuoi diritti
Ricordati che in nessun caso l’usuraio può presentare istanze di fallimento contro di te, e che se viene accertato il rapporto usurario non sono dovuti interessi.Chiedi aiuto
Comunque non restare mai solo: cerca il sostegno di un’associazione di categoria o di una fondazione o di un’associazione antiusura.Capire le ragioni
Se non riesci ad ottenere un prestito dalla banca, chiedi spiegazioni e sforzati di capirne le ragioni.Leggi le clausole
Leggi con attenzione tutte le clausole contrattuali quando ti viene concesso il credito: sia i tassi proposti sia le altre condizioni possono essere contrattati.
Concorda sempre il piano di rientro
Se la banca ti chiede il rimborso del credito, cerca sempre di concordare un piano di rientro. E fai anche attenzione agli sconfinamenti.
Ministero interno vademecum antiracket e antiusura
A chi rivolgersi: Polizia di Stato – Commissariato PS di Cassino
Via Enrico De Nicola n. 263 – 03043
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Sito web: www.poliziadistato.it
Oltre al rispetto delle norme del codice della strada, è necessario guidare sempre con la massima prudenza.
I furti e gli scippi sono all’ordine del giorno e bisogna stare attenti ai brutti incontri.
Da sapere
Borseggi e scippi sono tra le più fastidiose e pericolose azioni che la microcriminalità commette contro i cittadini. Gli scippatori generalmente operano in moto o motorini, quindi, per quanto abili e spericolati, hanno bisogno di un minimo di spazio per agire e di manovra per il mezzo; fate il possibile per non lasciarglielo. Gli scippi possono essere compiuti anche a piedi: quando sentite o notate che qualcuno compie movimenti sospetti portatevi fuori dalla sua traiettoria. Sono sempre di più i casi di scippatori che agiscono in due, o più, con l’auto, affiancando le vittime prescelte e strappando loro violentemente la borsa. Cerca nel limite del possibile, e per quanto le circostanze lo consentono, di rilevare tutti gli elementi utili per il riconoscimento degli scippatori e del mezzo usato. Se sei vittima di uno scippo lascia la presa altrimenti potresti essere trascinato e travolto. Cerca di non passare per luoghi solitari o poco illuminati. Porta con te solo il denaro strettamente necessario. Porta borse e borselli sempre rivolti al lato interno del marciapiede, possibilmente a tracolla, e dalla parte del muro, proteggendoli con l’avambraccio ed evitando di riporvi oggetti di valore e documenti. Non tenere il portafogli nella tasca posteriore dei pantaloni o in borse che si aprono con facilità. Evita di fare sfoggio di orecchini, catenine e altri oggetti d’oro preziosi o molto vistosi: considera che lo strappo può provocare seri danni fisici. Se necessario rivolgiti sempre a persone che esercitano una pubblica attività o servizio: poliziotti, carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili Urbani, militari, personale in divisa, sanno come comportarsi e come aiutarvi.
Come fare
In autobus e metropolitana
• Sui mezzi affollati, generalmente, non è chi spinge che compie il furto, ma il compare, e comunque la refurtiva viene passata di mano.
• Mai mettere il portafogli nelle tasche posteriori.
• I borseggiatori usano diverse tecniche sempre basate sulla destrezza: dall’azione a mano libera, all’utilizzo di appoggi come bastoni, ombrelli, borse, all’uso di lamette per tagliare le tasche: attenzione agli urti con questi oggetti.
• Oltre che su autobus, tram e metropolitane, occorre fare attenzione anche nei grandi spazi e sui marciapiedi di attesa del mezzo; al suo arrivo le spinte e le pressioni possono apparire naturali e coprire l’azione del ladro.
• E’ meglio tenere il denaro e i documenti divisi nelle tasche interne.
• E’ bene guardarsi attorno per identificare gli occasionali compagni di viaggio ed eventuali ladri.
• In caso di bisogno rivolgetevi al personale in servizio. Attenzione, non sempre chi vi offre aiuto è estraneo al borseggio.Se ti senti seguito
• Dirigiti verso un ufficio di polizia.
• Ferma un vigile o un poliziotto.
• Entra in un bar o in un altro luogo frequentato.
• Chiedi l’ausilio di qualche altro passante.
• Se noti qualcosa di anormale, tieni la borsa stretta al fianco.
• Non portare mai molto denaro e se ciò è inevitabile, fatti accompagnare.
• Un cane, oltre a tenere compagnia, può servire a far desistere i malintenzionati.
• Il 112 o il 113 è gratuito anche con il telefono cellulare
Il fenomeno del Bullismo comprende atti di intimidazione, sopraffazione, oppressione fisica o psicologica commessi da un soggetto “forte” (bullo) nei confronti di uno “debole” (vittima) in modo intenzionale e ripetuto nel tempo. Il fenomeno riguarda maschi e femmine e si manifesta soprattutto in ambito scolastico, ma anche in strada, nei locali e nei luoghi di ritrovo.
Da sapere
Il fenomeno del bullismo, secondo recenti sondaggi, colpisce più ragazzi di quanto si possa pensare. Sembra, infatti, che questo fenomeno di prevaricazione e disagio tocchi, seppur con ruoli diversi, fino a un bambino su tre. Il problema riguarda in particolare bambini e adolescenti nelle fasce di età comprese tra i 7-8 anni e i 14-16 anni, ossia scuole elementari e gli anni a cavallo tra le scuole medie inferiori e superiori. Un comportamento da bullo è un tipo di azione che mira deliberatamente a fare del male o a danneggiare, spesso è persistente e quasi sempre c’è una grave difficoltà per la vittima a difendersi.
A seconda che gli episodi di prepotenza si manifestino con modalità più o meno esplicite ed evidenti, si individuano: il bullismo diretto (più frequente tra maschi), caratterizzato da comportamenti aggressivi e prepotenti visibili e il bullismo indiretto, un disturbo comportamentale meno evidente, e quindi più difficile da individuare, poiché gioca più sul piano psicologico (tipologia di prevaricazione più tipicamente femminile).
Oltre alle due figure del bullo e della vittima, gli spettatori, sia sostenitori dell’uno che dell’altro ma anche maggioranza silenziosa, giocano un ruolo fondamentale. Poiché circa l’85% degli episodi di bullismo avviene in presenza del gruppo dei pari, proprio la maggioranza silenziosa costituisce una risorsa di grandissimo valore sulla quale fare leva per ridurre la portata del fenomeno.Consigli per i genitori:
E’ importante sapere che per non diventare bullo bisogna insegnare ai ragazzi a:
• Saper esprimere la propria rabbia in modo costruttivo e con maturità
• Comunicare in modo sincero
• Essere capace di identificarsi con gli altri e capire le conseguenze dei propri comportamenti
• Prendere esempio da ciò che si vede a casa
I genitori devono inoltre imparare a cogliere i segnali che i figli possono mandare o nascondere. Alcuni segnali di chi è vittima di bullismo:
• Trovare scuse per non andare a scuola o voler essere accompagnati
• Fare frequenti richieste di denaro
• Essere molto tesi, piagnucolosi e tristi dopo la scuola
• Presentare lividi, tagli, graffi o strappi negli indumenti
• Dormire male o bagnare il letto
• Raccontare di non avere nessun amico
• Rifiutarsi di raccontare ciò che avviene a scuolaConsigli per gli insegnanti:
• Può essere utile far compilare agli alunni un questionario e organizzare una giornata di dibattito e incontri fra genitori, fra insegnanti e fra genitori e insegnanti. Ciò è importante per capire le dimensioni del fenomeno
• Una migliore attività di controllo durante la ricreazione e la mensa metterebbe al sicuro le potenziali vittime. Sono questi i momenti in cui la maggior parte dei bulli agisce indisturbata
• In genere sono gli studenti più grandi a fare i bulli con quelli più piccoli. Si può valutare di dividere gli spazi e i tempi della ricreazione per gli uni e per gli altri
• Elogi, ricompense e sanzioni possono servire a modificare il comportamento degli studenti più aggressivi, ma non sono l’unico strumento per far cambiare atteggiamento al bullo
• Spesso si ha timore o vergogna di raccontare personalmente ciò che sta succedendo. Potrebbe essere di aiuto, per genitori e vittime, avere un numero di telefono al quale rivolgersi
• Si possono istituire “cassette delle prepotenze” dove lasciare dei biglietti con su scritto quello che succede; individuare degli studenti leader che aiutino le vittime; aprire uno sportello psico-pedagogico che sia di riferimento per bambini e adulti
• In classe, tutti insieme, si possono individuare poche e semplici regole di comportamento contro il bullismo. Le regole devono essere esposte in modo ben visibile e tutti devono impegnarsi a rispettarle
• Il silenzio e la segretezza sono potenti alleati dei bulli. È importante abituare i ragazzi a raccontare ciò che accade e a non nascondere la verità
• Se l’insegnante individua un bullo o una vittima, per aiutarlo è necessario parlare subito con lui di ciò che gli accade
Come fare
Il Ministero della Pubblica Istruzione ha istituito il numero verde 800669696 nell’ambito della campagna “Smonta il bullo”Per un aiuto immediato rivolgersi a:
• 113 Polizia di Stato
• 114 Emergenza Infanzia
• 112 Carabinieri
• 19696 Telefono Azzurro (linea gratuita fino ai 14 anni)
• 199.15.15.15 Telefono Azzurro (linea istituzionale dai 14 anni in su e per gli adulti)
Campagna nazionale contro il Bullismo – Ministero della Pubblica Istruzione